Atti degli Apostoli At 2,1-11; Salmo 103 (104); Romani 8,8-17; Giovanni 14,15-16.23b-26
Dal peccato del mondo alla Gloria del Padre
Il peccato del mondo rende il cuore rigido, gelido, sviato: nulla nell’uomo senza colpa. Soccorre il Creatore, per mezzo della Morte e Resurrezione del Signore Gesù, che:
1. Promette fermamente: «La parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato: io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito, lo Spirito Santo che manderà nel mio nome perché rimanga con voi per sempre. Lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».

2. Adempie la Promessa: «Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro». Noi chiamiamo questo evento “Pentecoste”.
3. Assiste perché l’adempimento della sua promessa stupisca, sollevi, incoraggi i giusti: «Voi non siete più sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi».
«Tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi». È l’inizio di una Nuova Creazione; Nuovo Testamento: vive di una continua Resurrezione. «Lo Spirito di Dio, è vita per la giustizia; ha risuscitato Gesù dai morti; abita in voi e darà la vita anche ai vostri corpi mortali».
«Lo Spirito rende figli adottivi quelli che, da Lui sono guidati: se, mediante lo Spirito, fate morire le opere del corpo, vivrete». Voi invocherete Dio con il suo nome: «Abbà!», cioè: «Padre!».
Che noi siamo figli di Dio non è pretesa o fantasia: «Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria».
Confidenti del Padre: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola, i miei comandamenti». Per chi accetterà l’invito, i Comandamenti non sono Legge, ma fiduciosa gioia nella Gloria «e il Padre mio lo amerà e noi» Padre, Figlio, Santo Spirito «verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui».
Scaturisca la Preghiera: “Vieni, Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce.
Vieni, padre dei poveri, vieni, datore dei doni, vieni, luce dei cuori.
Consolatore perfetto, ospite dolce dell’anima, dolcissimo sollievo.
Nella fatica, riposo, nella calura, riparo, nel pianto, conforto.
Diffondi sino ai confini della terra i tuoi santi doni,
rinnovali, oggi, nel cuore dei credenti.
Dona ai tuoi fedeli, virtù e premio, dona morte santa, dona gioia eterna.
(didon)