Comunità Parrocchiale Tuscania

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Perchè celebrare un centenario

Più passa il tempo e più mi rendo conto di quanto gli avvenimenti del passato hanno una forte incidenza nella nostra vita oggi, il presente, fatto di avvenimenti belli e tristi. Cento anni fa la fede di un sacerdote Mons. Domenico Brizi, tuscanese doc (foto alla fine), figlio di contadini, da sacerdote novello cominciò ad arare la terra della Parrocchia di San Giovanni nei cui solchi seminò Fede e Speranza; sì, la prima guerra mondiale aveva lasciato tanti vuoti e tanta sofferenza; avevamo necessità, più che di pane, di speranza; ma la speranza da sola non riesce a compiere i miracoli della vita senza la Fede. Allora ecco la predicazione di questo giovane Sacerdote innamorato di Maria (sua è la bellissima preghiera alla Madonna della fiducia venerata nella cappella del Seminario Romano dove studiò e divenne Sacerdote: (altro…)

XXI DOMENICA T. O. A. – 27 AGOSTO 2023

Isaìa 22,19-23; Salmo 137 (138); Romani 11,33-36; Matteo 16,13-20
Dio dello stupore e della lode
1. «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?».
La ‘gente’ è molto confusa: troppi contrapposti messaggi vendono scelte politiche, economiche, favori, lavoro.
Riguardo a Gesù, ancora oggi, «alcuni dicono che sia Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
L’annuncio della Parola, se trascura la contemplazione, diviene ricerca di personali attese ed utilità. Questo modo di annunciare, prima o poi, ascolterà: «Ti toglierò la carica, ti rovescerò dal tuo posto». (altro…)

È possibile tenere le ceneri dei defunti nelle proprie abitazioni?

Ultimamente varie volte tale domanda è risuonata nella nostra comunità ecclesiale.
Sembra quindi utile esplicitarne la risposta.
La dottrina della Chiesa Cattolica, relativamente alla possibilità di conservare le ceneri dei propri cari defunti nelle proprie abitazioni, prevede quanto segue:
– “La conservazione delle ceneri in un luogo sacro può contribuire a ridurre il rischio di sottrarre i defunti alla preghiera e al ricordo dei parenti e della comunità cristiana. In tal modo, inoltre, si evita la possibilità di dimenticanze e mancanze di rispetto, che possono avvenire soprattutto una volta passata la prima generazione, nonché pratiche sconvenienti o superstiziose.
– Per evitare ogni tipo di equivoco panteista, naturalista o nichilista, non sia permessa la dispersione delle ceneri nell’aria, in terra o in acqua o in altro modo…”.
(Congregazione per la Dottrina della Fede, Istruzione Ad resurgendum cum Christo circa la sepoltura dei defunti e la conservazione delle ceneri in caso di cremazione, 2016).
In sintesi, non si possono tenere in casa le ceneri dei parenti defunti perché: (altro…)

XX DOMENICA T. O. A 20 AGOSTO 2023

Isaìa 56,1.6-7; Salmo 66 (67); Romani 11,13-15.29-32; Matteo 15,21-28
L’Insostenibile Dio
Il Dio di Gesù si sceglie Giuda come amico, chiama il profeta a soffrire fame e sete nel deserto, lo manda a chiedere all’anziana vedova di privarsi dell’ultimo pugno di farina: chiede tutto per restituire di più e «dalla polvere rialza il povero».
Giacobbe, “l’uomo che vide l’angelo di JHWH”, “colui che ha combattuto con Dio”, si pone in comunione con Dio per esser figlio e fratello, non straniero, e ammesso alla mensa. Giacobbe accetta di lottare con l’angelo di Dio e diviene Yisrael. Israele ha, però, rifiutato Gesù, ma la Scrittura afferma che Dio l’accoglierà ancora perché «i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili!». (altro…)