Gènesi 2,18-24; Salmo 127 (128); Ebrei 2,9-11; Marco 10,2-16
Attesa
Il Creatore opera perché ciò che è creato abbia bellezza e significato di bene. La bellezza per essere ‘segno’ ha bisogno di qualcuno che la ammiri e, desiderandola, la ricrei.
Nella creazione dell’uomo la Parola afferma: «Non è bene che l’uomo sia solo: voglio fargli un aiuto che gli corrisponda». L’uomo è insoddisfatto per ciò che ‘ha’; non è soddisfatto perché si sente solo.
L’uomo è sempre in attesa di rendere completa la sua persona. Nessun valore attorno a lui ha capacità di colmare la sete ed il desiderio; nulla che non sia immagine somigliante del Creatore. In tutto il Creato «per l’uomo non trovò un aiuto che gli corrispondesse». (altro…)
Numeri 11,25-29; Salmo 18 (19); Giacomo 5,1-6; Marco 9,38-43.45.47-48
Accogliere e donare
1. «Avete condannato e ucciso il giusto ed egli non vi ha opposto resistenza»: il ‘peccato del mondo’ è non accogliere il Figlio inviato dal Padre. Non affidare la propria vita a Gesù Risorto.Non accogliere Gesù ha come conseguenza non accogliere i fratelli nella loro dignità e nelle loro necessità: «Il salario dei lavoratori e le proteste dei mietitori sono giunte alle orecchie del Signore». (altro…)
Sapienza 2,12.17-20; Salmo 53 (54); Giacomo 3,16-4,3; Marco 9,30-37
A colloquio con il Padre, il Figlio, il Santo Spirito
1. A causa del peccato del mondo ragioniamo da stolti. Il peccato del mondo è non accogliere Gesù Cristo:
«Tendiamo insidie al giusto. Mettiamolo alla prova. Condanniamolo a una morte infamante».
La stoltezza genera malvagità ed «il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccidono». Da stolti è pensare che il fratello «è d’incomodo» perché «si oppone alle nostre azioni; ci rimprovera le colpe contro la Legge e ci rinfaccia le trasgressioni contro l’educazione ricevuta». (altro…)
Isaìa 50,5-9; Salmo 114 (116); Giacomo 2,14-18; Marco 8,27-33.
Madonna Addolorata
Ebrei 5,7-9; Salmo 30 (31); Giovanni 19,25-27; Luca 2,33-35
Trasumanare
1. Soli: umano è infliggere dolore o subirlo. Sentirsi soli rende più grave la sofferenza. Giuseppe e Maria non si sono sentiti accolti e «si stupivano» di ciò che vedevano accadere al Figlio Gesù.
Simeone ed Anna sotto l’azione dello Spirito proclamano: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele». La profezia coinvolge direttamente Maria, la Madre: «A te una spada trafiggerà l’anima». I discepoli si sentirono soli quando Gesù «cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato, venire ucciso». (altro…)
Isaìa 35,4-7a; Salmo 145 (146); Giacomo 2,1-5; Marco 7,31-37
Ed io, che faccio?!
1. «Fratelli miei, la vostra fede nel Signore nostro Gesù Cristo, sia immune da favoritismi personali». Se nelle «vostre riunioni, entri qualcuno vestito lussuosamente, ed entri anche un povero con un vestito logoro, se guardate colui che è vestito lussuosamente e gli dite: “Tu siediti qui, comodamente” e al povero: “Tu mettiti là, in piedi” non fate forse discriminazioni e non siete giudici dai giudizi perversi?».
È lontano il racconto di Dante Alighieri che «prendendo la carne et al petto e su per li panni si versava addosso»: e al re stupito rispose che «avendo fatto onore agli abiti e non alla persona che ci stava dentro, aveva deciso che i panni godessero delle vivande apparecchiate». (altro…)
Deuteronòmio 4,1-2.6-8; Salmo 14 (15); Giacomo 1,17-18.21b-22.27; Marco 7,1-8.14-15.21-23
Settembre:
1. Settembre è mese del dolore: il 15 si fa memoria di Maria, Madonna Addolorata, Madre di Gesù, che “stava” presso la Croce, insieme a Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Con loro era Giovanni.
Gesù è sulla Croce per il ‘peccato del mondo’. Non per ‘i peccati’, ma per ‘il peccato’: «Dall’interno dell’uomo escono (dodici) cose cattive: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza». Gesù afferma che gli uomini sono nel «peccato, perché non credono in me». (altro…)