Isaìa 63,16b-17.19b; 64,2-7; Salmo 79 (80); 1Corìnzi 1,3-9; Marco 13,33-37
Dalla Legge alla Grazia: andate!
Nel cammino di preparazione al ricordo della nascita di Gesù Cristo è giusto riconoscere il peccato umano ed invocare il Signore: «Ecco, tu sei adirato perché abbiamo peccato contro di te da lungo tempo». «Siamo divenuti come panno immondo; sono avvizziti come foglie i nostri atti di giustizia; le nostre iniquità ci hanno portato via come foglie al vento».
Contempliamo sventure senza alzare gli occhi a te nostro Padre: «Nessuno invoca il tuo nome, nessuno si risveglia per stringersi a te. Tu, Signore, tu sei nostro padre». Non possiamo dimenticare che «tutti noi siamo opera delle tue mani; siamo argilla e tu colui che ci plasma». (altro…)
Ezechièle 34,11-12.15-17; Salmo 22 (23); 1Corìnzi 15,20-26.2; Matteo 25,31-46
‘Pascere’, non ‘Giudicare’
Davanti alla Croce ed alla Resurrezione chi si sente in grado di rispondere: “Io ho fatto quel che potevo”? Eppure lo si ripete spesso e ci si colloca dalla parte dei giusti.
Due verbi e due mentalità si trovano a confronto nella parola di Dio: non vi poniamo attenzione e, ormai assuefatti a superficialità ed indifferenza, equivochiamo. La Parola non tace; si rivolge «a te, mio gregge» con due parole:
1. «Pascerò con giustizia».
Pascere è: «io stesso cercherò le mie pecore»; «passerò in rassegna come un pastore passa in rassegna il suo gregge». Andrò in mezzo alle «pecore che erano state disperse nei giorni nuvolosi e di caligine»; «andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all’ovile quella smarrita». «Radunerò» e «condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare». (altro…)
Proverbi 31,10-13.19-20.30-31; Salmo 127 (128); 1Tessalonicési 5,1-6; Matteo 25,14-30
Dare un cuore alla Terra
Sembrava giunto il momento del progresso, ma era soltanto economico: è divenuto sopraffazione sui deboli a servizio dei ricchi. I potenti sottomettono i poveri e li escludono dai beni della Terra. I poveri ‘servono’ a donare servizi ai potenti.
Tutto rischia di crollare: «e non potranno sfuggire». Non abbiamo pensato a curare gli infermi e celebrato funerali. ‘Unzione per gli infermi’ è divenuta atto magico dal quale è bene rimanere lontani perché anticipo di morte e l’abbiamo, così, chiamata ‘Estrema Unzione’, tradendo la Scrittura. (altro…)
Sapienza 6,12-16; Salmo 62 (63); 1Tessalonicési 4,13-18; Matteo 25,1-13
Festeggiare o fornire servizi?
La persona umana ha sempre attribuito agli avvenimenti principali della vita un carattere di festa attraverso il quale spezza il grigiore abituale ed intravvede le dimensioni reali della vita.
‘Chi’ o ‘Che cosa’ siamo? La domanda aiuta a prendere coscienza del perché dell’esistenza. Il Vangelo dona una risposta di ‘festa’ alla vita: «Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade; e uscirono incontro allo sposo». Noi festeggiamo la nostra esistenza. Festeggiare la vita sia l’esigenza e la bella attesa. (altro…)
Malachìa 1,14b-2,2b.8.10; Salmo 130 (131); 1Tessalonicési 2,7b-9.13; Matteo 23,1-12
Accogliere amorevolezza
1. L’ammonimento di Gesù nel Vangelo è severo: non si compia l’errore di rivolgerlo a Scribi e Farisei o agli Annunciatori di oggi. La Parola non è rivolta ‘storicamente’ al passato o agli altri. Ognuno, in qualche occasione, ha giudicato e duramente ripreso altri. La Parola è, invece, per costruire un futuro migliore e, per essere migliore, diverso dalla attuale delittuosa storia.
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei». Troppe cattedre e troppi dottori fragili e futili. (altro…)
Apocalisse 7,2-4.9-14; Salmo 23 (24); 1Giovanni 3,1-3; Matteo 5,1-12
Beati
«Il mondo non ci conosce» come seguaci di Gesù Cristo. La motivazione non è la pochezza della nostra somiglianza; la risposta vera è nel testo biblico: «perché non ha conosciuto lui». Si ‘sanno’ notizie di Gesù Cristo: non basta e non rende contenti. Si è chiamati a testimonianza, non a dare risposte logiche.
Il testo biblico non è pessimista: chi segue Gesù Cristo, Crocefisso e Risorto è «una moltitudine immensa, che nessuno può contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua». (altro…)