Comunità Parrocchiale Tuscania

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XXIII DOMENICA T. O. A. 10 SETTEMBRE 2023

Ezechièle 33,1.7-9; Salmo 94 (95); Romani 13,8-10; Matteo 18,15-20
Il fratello è sentinella
«O figlio dell’uomo, io ti ho posto come sentinella» verso tuo fratello. Quando tuo fratello è malvagio «se tu non parli al malvagio, il malvagio morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te». Parola impegnativa e tagliente come una «spada a doppio taglio»; come la spada, ti salva dal nemico: «Se tu avverti il malvagio, tu ti sarai salvato».
1. Anche per la Legge (A. T.), è importante «la carità»: «non fa alcun male al prossimo». Non solo perché non reca male o danno, ma perché «pienezza della Legge è la carità». (altro…)

Perchè dell’incoronazione (2)

Il rito dell’incoronazione è per sé molto semplice e si compone di due momenti: la preghiera di benedizione e l’atto di incoronazione dell’immagine. Questo atto di incoronazione è significativo e avviene nel silenzio, dal momento che il suo significato è interamente racchiuso nella preghiera di benedizione che lo precede. C’è una lunga preghiera, in cui ci incontriamo con tutto il significato del rito che compiamo, e poi c’è il gesto che si compie in silenzio, perché quello che dovevamo capire e sapere del rito lo abbiamo già appreso dalla preghiera, e ora nel silenzio ciascuno si unisce a quell’atto di incoronazione facendolo proprio, facendolo personale, come se ciascuno di noi mettesse la corona sul capo della Madonna. Così recita la preghiera:

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Maria Madre – Donna

(didon) A Maria, Madre di Gesù Cristo, si attribuiscono vari titoli. Ogni titolo è dono: Immacolata, Vergine e Madre, Assunta in cielo, Santa, Benedetta fra le donne. Hanno sapore divino.
1. Addolorata e Madre: questo titolo appartiene a te e ad ogni madre. Immagine somigliante di Dio sei tu. Immagine somigliante della persona umana sei tu. Noi siamo immagini somiglianti, ma il vetro del nostro specchio è appannato, offuscato, sfuocato.
Sei tu, Madre, a riassumere la vita umana, la croce quotidiana, le piccole gioie che si susseguono nei giorni, le speranze, le sollecitazioni dei vicini, le dicerie, le lodi, l’ammirazione, la sfiducia.
Nelle domande che tu hai fatto a Gesù sono le nostre domande. Nei tuoi perché sono i nostri perché. (altro…)

XXII DOMENICA T. O. – Anno A – 03 SETTEMBRE 2023

Geremìa 20,7-9; Salmo 62 (63); Romani 12,1-2; Matteo 16,21-27
Acqua per una terra arida

Si sta compromettendo la bellezza del Creato sovvertendo l’ordine donato dal Creatore? Le sofferenze angosciano ormai ogni famiglia; lo scoraggiamento si annida ovunque. Il profeta piangendo prega: «Sono diventato oggetto di derisione ogni giorno; ognuno si beffa di me». Superficialità ed egoismi soffocano la Parola: «Quando parlo, devo gridare, devo urlare: «Violenza! Oppressione!».
Proclamare «la parola del Signore è diventata per me causa di vergogna e di scherno tutto il giorno» tanto che mi sono detto: «Non penserò più a lui, non parlerò più nel suo nome!». (altro…)

Perchè celebrare un centenario

Più passa il tempo e più mi rendo conto di quanto gli avvenimenti del passato hanno una forte incidenza nella nostra vita oggi, il presente, fatto di avvenimenti belli e tristi. Cento anni fa la fede di un sacerdote Mons. Domenico Brizi, tuscanese doc (foto alla fine), figlio di contadini, da sacerdote novello cominciò ad arare la terra della Parrocchia di San Giovanni nei cui solchi seminò Fede e Speranza; sì, la prima guerra mondiale aveva lasciato tanti vuoti e tanta sofferenza; avevamo necessità, più che di pane, di speranza; ma la speranza da sola non riesce a compiere i miracoli della vita senza la Fede. Allora ecco la predicazione di questo giovane Sacerdote innamorato di Maria (sua è la bellissima preghiera alla Madonna della fiducia venerata nella cappella del Seminario Romano dove studiò e divenne Sacerdote: (altro…)