di Mauro Loreti
Nel 1536 Vincenzo fu consigliere comunale, dal 1547 al 1554 assessore per 4 volte e nel 1555 Gonfaloniere del popolo di Toscanella. Nel 1538 abitava nella contrada di San Pellegrino vicino ad un’altra sua abitazione con un orto. Coltivava i suoi terreni nelle località Vallengo: le vigne di 4 zappe, 2.000 mq, con un pezzo di terra di 10 staia, mq 11.500, di 3 zappe, 1.500 mq, nella contrada Tagliate, di 8 zappe. 4.000 mq, a Sant’Angelo, di 3 zappe, 1.500 mq, al Carcarello pro indiviso con gli eredi di Paola di Gian Pietro Mattuzzi, di 4 zappe, 2.000 mq, nella Contrada della Mola , di 3 zappe , 1.500 mq, alla Ficulna Rotonda , 12 salme, 21 ettari, pro indiviso con la chiesa di San Francesco al Piano di San Lazzaro vicino al fossato Rio Secco lungo la strada nuova e vecchia di Vetralla, 5 salme, 9 ettari, al Piano di San Lazzaro nella strada che va a Vetralla, 2 salme, ettari 3,5 , nella Valle del Nasso nella strada che va a Canino, 1 staio , mq 1.155, per la semina del grano nella contrada della pedata di Orlando vicino al fossato, 5 salme , 9 ettari, pro indiviso con la chiesa di San Silvestro lungo la strada che va a Valentano. Nel 1552 aveva un’altra abitazione nella contrada Mazzanti vicino al palazzo di Don Agostino Pini.
Pacifico dal 1533 al 1570 assessore per 5 volte, dal 1570 al 1572 cancelliere comunale, dal 1576 al 1580 per 4 volte Gonfaloniere del popolo, nel 1579 coltivava un orto fuori le mura presso la Porta di Montascide, confinante con le mura della città e la torre di Sant’Agostino.
Nel 1574 don Giulio era un canonico del capitolo della cattedrale di San Giacomo Apostolo Maggiore, nel 1578 pro primicerio.
Dal 1585 al 1597 Rutilio assessore per 6 volte.
Nel 1592 il consiglio comunale concesse un contributo alla giovane Erminia, figlia del defunto notaio Pacifico, per poter entrare nel Monastero di San Paolo. Vi trascorse la vita religiosa per molti anni, visto che nel 1633 era presente in un elenco di monache col nome di Suor Maria Caterina.
Nel 1614 Pirro da consigliere comunale partecipò all’approvazione del progetto della costruzione del nuovo acquedotto di San Savino.
Nel 1629 don Giuseppe rettore della parrocchia dei Santi Marco e Silvestro, fu parroco fino al 1643 e sul portale, nel vicolo a fianco della chiesa di San Marco, c’è una scritta che ricorda la sua origine di Tarano in Sabina, la sua carica di rettore dei Santi Marco e Silvestro, e la costruzione della canonica dalle fondamenta nell’anno del Signore 1632, quarto del suo rettorato. Probabilmente a seguito di don Giuseppe vennero a Tuscania anche i componenti della famiglia Ranucci.
Nel 1641 un secondo Pacifico cancelliere comunale come anche nel 1662. Nel 1646 abitava in via degli Archi, parrocchia di San Giovanni, con la moglie Maddalena ed il fratello Vincenzo. Notaio dal 1657 al 1659
Nel 1644 un secondo Rutilio e gli altri consiglieri comunali fecero la ripartizione e l’applicazione delle bandite di Pantalla, Pian di Mola, Riserva, Comunella, Pian di Vico della Comunità di Toscanella per i cittadini ed abitanti proprietari del bestiame grosso: vacche, buoi e cavalle, e per quello minuto, pecore ed altri ,fuorché i porci, a Campo Villano, Valle Vidone, San Giusto, Pian di San Lazzaro e Petrella.
Paolo notaio dal 1649 al 1651 e Bartolomeo lo stesso impegno professionale dal 1654 al 1660.
Il 20 novembre del 1677 un secondo Vincenzo, come erede cugino molto affezionato, pose la lapide nella tomba di Rutilio cittadino esimio, per virtù eccellente nei costumi e nell’agire, nella chiesa di Santa Maria del Riposo.
Nel 1681 Antonio risiedeva in Poggio come anche Pacifico.
Nel 1685 un terzo Rutilio di Pacifico abitava sempre nel terziere di Poggio con la madre Maddalena, la sorella Terenzia con il marito Francesco Ragazzi e la loro figlia Caterina di due anni e due vaccari, loro dipendenti. In via degli Archi risiedeva Ottaviano ed in Poggio un altro Giulio.
FONTI E BIBLIOGRAFIA
GIUSEPPE GIONTELLA Codice diplomatico tuscanese ( XVI secolo)
ASCOT Archivio storico comunale di Tuscania
GIUSEPPE GIONTELLA Cronotassi dei vescovi della diocesi di Tuscania
GIUSEPPE GIONTELLA L’ordine dei Minori Conventuali di S. Francesco a Tuscania
GIUSEPPE CERASA Gli acquedotti e le fontane di Tuscania
GIUSEPPE CERASA L’agro tuscaniese e i diritti civici i pascoli
ASV Archivio di Stato di Viterbo