Deuteronòmio 6,2-6; Salmo 17 (18); Ebrei 7,23-28; Marco 12,28b-34
‘Essere chi’ – ‘Sapere chi abita’
‘Uomini siate’. La storia attuale: delitti dopo una promessa di amore; distruggere ed uccidere per possedere la terra e rendere schiave le popolazioni; e farlo nel nome di Gesù Cristo e della Sacra Scrittura!
Per dirsi cristiani: essere uomini autentici, immagini somiglianti il Creatore. Dalla Parola di questa domenica suggerisco qualche riflessione:
1. Essere chi:
«La legge costituisce sommi sacerdoti uomini soggetti a debolezza»: si abbia coscienza della propria debolezza. (altro…)
Apocalisse 7,2-4.9-14; Samo 23 (24); 1Giovanni 3,1-3; Matteo 5,1-12°
Beati!
«Beati!»: e cosa ho per dirmi Beato? Questa beatitudine è strana, o Signore! Cosa io sono davanti a Te se mio padre, mia madre, mio figlio…!… non li posso più abbracciare.
Ho bisogno, Signore, che ogni giorno inizi con un abbraccio! E Tu, mi dici Beato perché piango, sono povero? Stati di vita e d’animo difficili: «Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno».
Come puoi dirti Tu, beato, in Croce? E come puoi dire beata tua Madre? Come hai potuto permettere che tua Madre soffrisse vedendoti sulla Croce? (altro…)
Geremìa 31,7-9; Salmo 125 (126); Ebrei 5,1-6; Marco10,46-52
Gettare via il mantello e tornare
‘Peccato del mondo’ è non riconoscere Gesù Cristo come Salvatore e Liberatore. Ovunque sia odio e stoltezza si è vittime e carnefici ed il peccato del mondo diviene manifesto contro ogni umanità. E’ questo il tempo della grande ‘apostasia’? Essa non è un momento magico ed istantaneo; nasce e cresce con il decadimento della fede. Non è mandata da Dio: è costruita quotidianamente dall’indifferenza e dalla stoltezza. (altro…)
Isaìa 53,10-11; Salmo 32 (33); Ebrei 4,14-16; Marco10,35-45
Venga il tuo Regno
«Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo»: è l’atteggiamento di Giacomo e Giovanni. Essi e la loro madre hanno, nell’intimo, attese rivolte ad interessi di potere stimati dal mondo.
«Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi»: pronti a giudicare i desideri espressi da Giacomo e Giovanni. Vogliono essere concorrenti di Giacomo e Giovanni? «Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: Voi sapete» quali sono le attese e gli eventi del mondo. Aspirate al potere perché «i governanti delle nazioni dominano su di esse» e protestate perché «i loro capi le opprimono». (altro…)
Sapienza 7,7-11; Salmo 89 (90); Ebrei 4,12-13; Marco10,17-30
Parola esige Sapienza e Dono
«La parola di Dio è viva»: dona entusiasmo, ideali; è «efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; discerne i sentimenti e i pensieri del cuore».
Si dice: “Leggiamo le letture della Messa”. Parola non può esser ‘letta’, ma vissuta: è bello che Parola valori vitali. Non c’è necessità di esser teologi e grandi maestri perché «Il Padre agli umili concede la sua benevolenza e dà la sua grazia; ha nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le ha rivelate ai piccoli». Parola dona vita ai sentimenti: «Pregai e mi fu elargita la prudenza; implorai e venne in me lo spirito di sapienza». (altro…)
Gènesi 2,18-24; Salmo 127 (128); Ebrei 2,9-11; Marco 10,2-16
Attesa
Il Creatore opera perché ciò che è creato abbia bellezza e significato di bene. La bellezza per essere ‘segno’ ha bisogno di qualcuno che la ammiri e, desiderandola, la ricrei.
Nella creazione dell’uomo la Parola afferma: «Non è bene che l’uomo sia solo: voglio fargli un aiuto che gli corrisponda». L’uomo è insoddisfatto per ciò che ‘ha’; non è soddisfatto perché si sente solo.
L’uomo è sempre in attesa di rendere completa la sua persona. Nessun valore attorno a lui ha capacità di colmare la sete ed il desiderio; nulla che non sia immagine somigliante del Creatore. In tutto il Creato «per l’uomo non trovò un aiuto che gli corrispondesse». (altro…)