Atti 1,1-11; Salmo 46 (47); Efesìni 1,17-23; Matteo 28,16-20
Missione
Ci si domanda con ansia quale tipo di vita avremo nei prossimi tempi. Gesù, trascurando ogni criterio umano, parla, agisce perché lo svolgersi della Storia divenga un cammino di Salvezza e dona a chi gli è fedele «uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui».
I discepoli, «però, dubitarono» delle sue parole e rivolsero attenzione ad una speranza, tutta umana, domandando: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?». (altro…)
Atti 8, 5-8. 14-17; Salmo 65; 1Pietro 3,15-18; Giovanni 14, 15-21
Rendere ragione della speranza
Secondo la parola del Vangelo «il mondo non può ricevere» la predicazione del Regno di Dio «perché non lo vede e non lo conosce». Il Vangelo secondo Giovanni usa il vocabolo ‘mondo’ per indicare tutto ciò che si oppone al Dio di Gesù. Il Creatore, per mezzo della Parola, sconfigge ogni giorno questo ‘mondo’ ingiusto e malvagio. Il credente in Cristo vive nella situazione di essere ‘nel mondo’, ma non essere ‘del mondo’. (altro…)
Atti 6,1-7; Salmo 32 (33); 1Pietro 2,4-9; Giovanni 14,1-12
Nella iniziale comunità cristiana sorsero problemi perché «nell’assistenza quotidiana, venivano trascurate le vedove» dei convertiti di origine greca: quando si verificano situazioni dolorose è importante che «non sia turbato il cuore».
Gli Apostoli, in quella occasione, intervennero dicendo: «Non è giusto che noi lasciamo da parte la parola di Dio per servire alle mense». (altro…)
Atti 2,14a.36-41; Salmo 22 (23); 1Pietro 2,20b-25; Giovanni 10,1-10
Il modo di parlare di Gesù è semplice: perché nei Vangeli si legge che «essi non capirono»?
Quando la verità non corrisponde ad abitudini consolidate non viene accolta: rimuovere dalla coscienza errate precomprensioni è aspro. È bene ricordare che l’annuncio cristiano giunge alle coscienze secondo particolari criteri:
1. Il primo annuncio (Kerigma) è: «Sappiate con certezza che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso». Cristo è «il Vivente». (altro…)
Atti 2,14.22-33; Salmo 15 (16); 1Pietro 1,17-21; Luca 24,13-35
1. All’uomo, fatto di terra, sfugge il divino.
«Alcune donne sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo»: i discepoli di Gesù non credono alla Resurrezione; le donne «ci hanno sconvolti»! Verificano il fatto: «Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne». Rimangono dubbiosi e perplessi: «lui non l’hanno visto».
Domande vane ostacolano il cammino: «Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele». Concludono: «Sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute». ‘Va’ a credere alle donne!’: delusi, vorrebbero zittirle.
Voler imporre limiti e norme a Dio non è cosa saggia. (altro…)
Atti 2,42-47; Salmo 117 (118); 1Pietro 1,3-9; Giovanni 20,19-31
«Se non metto il mio dito nel segno dei chiodi e la mia mano nel suo fianco, io non credo»: Tommaso cerca una prova di ciò che altri discepoli affermano. Invece di una prova si presenta una persona: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco». Tommaso non ebbe un cuore aperto, un cuore grande: «Non essere incredulo, ma credente!». Troppo tardi, Tommaso, hai creduto: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto».
E’ urgente abbandonare una fede da parolai e porsi alla ricerca del vero Gesù, affrettare il tempo della fiducia nella Resurrezione. Non si può attendere e ritardare per gridare di stupore e di gioia: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù attende scelte di vita: «Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». «Ricevete lo Spirito Santo». (altro…)