2 Samuèle 5,1-3; Salmo 121 (122); Colossési 1,12-20; Luca 23,35-43
Croce e Gloria
«Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei»: Pilato ed i Giudei ne fecero motivo per crocifiggere Gesù Cristo; i credenti ne fanno motivo di gloria.
1. La Croce: «I capi e i soldati deridono Gesù: Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto». «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso».
«Il popolo sta a vedere»: ci si limita a chiacchiere da salotto, come persone sfaccendate, dispiaciuti, perché altri prendono in mano la costruzione della storia. Assumere in prima persona l’impegno di condurre per mano un mondo che viva delle Beatitudini è impegno di ogni cristiano:
«Beati i poveri in spirito; Beati quelli che sono nel pianto, i miti quelli che hanno fame e sete della giustizia. Beati i misericordiosi, i puri di cuore, gli operatori di pace, i perseguitati per la giustizia».
Un ladro e brigante, rifiuto della società, assume il ruolo di difensore ed amico di Gesù: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni: egli invece non ha fatto nulla di male. Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno».
La Madre, un discepolo, Giovanni, alcune donne, versano lacrime e ricevono vita e gloria.
2. La Gloria di Gesù Cristo, Figlio del Padre: Gesù preannuncia la sua Passione e Morte e chiama gloria la sua esaltazione sulla Croce: «Il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e anche Dio è stato glorificato in lui e ben presto lo glorificherà». La sua esaltazione sulla Croce è motivo della esaltazione dei credenti: «Io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me».
La croce di Cristo non può essere separata dalla Resurrezione.
Gesù ha bisogno, per giungere alla gloria, di perdere i valori transitori della carne umana mantenendone quelli eterni: così ha «pacificato con il sangue della sua croce sia le cose che stanno sulla terra, sia quelle che stanno nei cieli».
«È piaciuto infatti a Dio che abiti in lui tutta la pienezza». Poiché in lui risiede la pienezza dell’essere Dio fatto Uomo «per mezzo di lui e in vista di lui, sono riconciliate tutte le cose». La Salvezza si attua perché Gesù Cristo «è immagine del Dio invisibile primogenito di tutta la creazione perché in lui furono create tutte le cose nei cieli e sulla terra quelle visibili e quelle invisibili».
«Egli è prima di tutte le cose e tutte in lui sussistono; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui»: non è un accadimento passato e lontano; accade in eterno, ogni istante, è “Il Vivente”, il presente: «Egli è principio, primogenito di quelli che risorgono dai morti perché sia lui ad avere il primato su tutte le cose». È attuale nella vita dei credenti: «Egli è anche il capo del corpo, della Chiesa».
2. Gesù Cristo è l’unica via che conduce l’uomo alla gloria. È Gesù Cristo «che ci ha liberati dal potere delle tenebre» se partecipiamo alla sua Pasqua della Cena, della Morte e della Resurrezione. «Per mezzo del Battesimo, nel suo nome, abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati» dal Padre misericordioso che «ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore».
«Fratelli, ringraziamo con gioia il Padre che ci ha resi capaci di partecipare alla sorte dei santi nella luce. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli». «Beati voi: Gesù ci risponde con amore: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».
(didon)
