Ciclo di Catechesi – Giubileo 2025. Gesù Cristo nostra speranza. III. La Pasqua di Gesù. 7. La morte. «Un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora posto» (Gv 19,40-41)
Cari fratelli e sorelle,
nel nostro cammino di catechesi su Gesù nostra speranza, oggi contempliamo il mistero del Sabato Santo. Il Figlio di Dio giace nel sepolcro. Ma questa sua “assenza” non è un vuoto: è attesa, pienezza trattenuta, promessa custodita nel buio. È il giorno del grande silenzio, in cui il cielo sembra muto e la terra immobile, ma è proprio lì che si compie il mistero più profondo della fede cristiana. È un silenzio gravido di senso, come il grembo di una madre che custodisce il figlio non ancora nato, ma già vivo.
Il corpo di Gesù, calato dalla croce, viene fasciato con cura, come si fa con ciò che è prezioso. L’evangelista Giovanni ci dice che fu sepolto in un giardino, dentro «un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora posto» (Gv 19,41). Nulla è lasciato al caso. Quel giardino richiama l’Eden perduto, il luogo in cui Dio e l’uomo erano uniti. (altro…)
Numeri 21,4b-9; Salmo 77 (78); Filippési 2,6-11; Giovanni 3,13-17
BEATA VERGINE MARIA ADDOLORATA 15 Settembre 2025
Ebrei 5,7-9; Salmo 30 (31); Giovanni 19,25-27
Dalla Croce di Gesù e Maria al Corpo glorioso
1. Dio è presente e operante nella storia: si trova motivo per rimproverarlo per i mali del mondo. Come il popolo ebraico si rimpiangono le molte schiavitù: «Qui non c’è né pane né acqua e questo cibo è leggero». È mancanza di ideali; è morte della speranza per l’edificazione di una storia di salvezza. È la notte del pensiero sui valori di morte e resurrezione. In Adamo è stata rifiutata la possibilità di passare, senza il dolore della morte, da questo corpo mortale ad un corpo glorioso simile al corpo di Gesù Risorto.
Per grazia «non abbiamo quaggiù una città stabile, ma andiamo in cerca di quella futura». La morte si rende necessaria per abbandonare un corpo mortale, prezzo del peccato del mondo e per assumerne uno glorioso. Anche Gesù ha avuto bisogno di perdere i valori di un corpo fragile per assumere valori immortali di un corpo glorioso. (altro…)
BENEDIZIONE DEGLI ZAINI:
aspettiamo studenti e docenti di tutte le età, dalla scuola dell’infanzia all’università, per affidare al Signore il nuovo anno scolastico. Appuntamento domenica 14 alle 11.30 al Parco Umberto II per la S. Messa a Cielo Aperto nel Villaggio della Speranza.
PREPARAZIONE AL GIUBILEO DEL 17 SETTEMBRE:
l’occasione del Villaggio della Speranza ci permette di prepararci a vivere bene l’incontro con il Santo Padre. Tutti coloro che parteciperanno al pellegrinaggio a Roma del 17 settembre insieme all’immagine della Madonna Addolorata sono invitati a partecipare alle catechesi che si terranno presso il Villaggio della Speranza.
ADORAZIONE NOTTURNA E CONFESSIONI:
durante il Villaggio della Speranza sarà possibile celebrare il Sacramento della Riconciliazione e adorare il Santissimo Sacramento per tutta la durata dell’evento, anche durante la notte. Potete segnarvi nell’orario preferito nei fogli in fondo alle chiese.
ISCRIZIONE ALLA CATECHESI E ALLE ATTIVITÀ ORATORIALI:
sempre presso il Villaggio della Speranza sarà possibile visionare il programma catechistico e il qrcode per le iscrizioni on-line ai percorsi di catechesi e alle attività oratoriali per l’anno 2025/2026.
Sapienza 9,13-18; Salmo 89 (90); Filèmone 1,9b-10.12-17: Luca 14,25-33
Scelte: Amore e Abbandono
«Quale uomo può conoscere il volere di Dio? Chi può immaginare che cosa vuole il Signore?». Qualcosa che Dio desidera dall’uomo si desume dal Vangelo. Uno di questi valori è “Abbandono”.
1. Abbandono è capacità di eliminare ogni ostacolo alla conoscenza di Dio e al divenire suo possesso. La scelta dell’abbandonare non deriva da una costrizione, ma da una libera scelta. Scrive S. Paolo al cristiano Filemone: (altro…)
Siràcide 3,19-21.30.31; Salmo 67 (68); Ebrei 12,18-19.22-24°; Luca 14,1.7-14
La Sapienza del cuore onora Dio negli umili e nei sofferenti
1. «Alla misera condizione del superbo non c’è rimedio». Il superbo si sente il centro dell’universo: il suo dio serve per ottenere qualcosa. Di nessuno ha bisogno se non di chi si sottometta alla sua volontà, sia a sua disposizione per tutti gli usi. Se inviti qualcuno in casa tua perché ti possa essere utile, non lo ami: ti fa comodo. Se tu fai comodo a lui, se è come te, accetta l’invito. Non sarà mai amico: ti farà comodo perché tu farai comodo a lui. (altro…)