Comunità Parrocchiale Tuscania

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Parte in questo mese di novembre il progetto “UNITI POSSIAMO” che coinvolge quasi tutte le parrocchie della nostra diocesi. Questo progetto si propone di sensibilizzare i fedeli nella corresponsabilità nel sostenere i circa 32.000 sacerdoti italiani a servizio delle parrocchie del nostro paese, i sacerdoti ormai in “pensione” e anche quelli in servizio in terre di missione.
ALCUNE PRECISAZIONI: Come nasce lo “stipendio” dei sacerdoti? (circa 1000 euro al mese)
Per una maggiore chiarezza bisogna dire che i preti non sono cittadini e tantomeno dipendenti vaticani. Sono cittadini italiani che pagano regolarmente le tasse e i contributi all’INPS per fini pensionistici. Vanno in pensione a 75 anni.
La questua (cestino della Messa) non va ASSOLUTAMENTE al sacerdote ma serve ESLUSIVAMENTE per le spese della chiesa (utenze, pulizia, manutenzione, lavori, fiori, cera, vino, ostie, libri, paramenti, arredi in genere) e per la carità (caritas parrocchiale, bollette famiglie bisognose).

Al prete spettano al mese circa 7 centesimi a persona della sua parrocchia che dovrebbe prelevare dal conto parrocchiale.
Per questo motivo è necessario integrare il suo stipendio, altrimenti come vive? Il suo stipendio è integrato con parte dell’8X1000 alla Chiesa Cattolica e con le offerte liberali all’Istituto del sostentamento del clero. Gran parte è preso dall’8X1000 (che in Italia è fortemente in calo) che in realtà nasce per la carità e le esigenze di culto. Infatti, se ci facciamo caso, in questi ultimi anni sono notevolmente diminuiti i fondi dell’8X1000 per la ristrutturazione delle chiese perché la maggior parte è utilizzato per i sacerdoti.
L’ 8X1000 che TUTTI (lavoratori e anche pensionati) dovremmo firmare, non è una tassa in più che paghiamo. O firmiamo o meno lo Stato comunque destina l’8X1000, solamente che firmando siamo noi a scegliere a chi darlo.
Oltre l’8X1000 alla Chiesa Cattolica è possibile aiutare tutti i sacerdoti con le offerte liberali all’Istituto Centrale del Sostentamento del clero. Queste offerte sono tutte deducibili nella dichiarazione dei redditi fino a un massimo di € 1.032,91.
Al sacerdote inoltre spetta per la legge della Chiesa l’offerta per l’intenzione che lui applica durante l’Eucaristia, specialmente per i defunti o meno (10 € a celebrazione… quando c’è l’intenzione). Se ci sono più intenzioni esse andranno celebrate. Noi 3 sacerdoti di Tuscania abbiamo deciso da anni di non prendere tali intenzioni, ma di lasciarle nella cassa parrocchiale per contribuire alle necessità della comunità (circa 300 € al mese per ognuno di noi).
In questa domenica vi invitiamo a prendere le buste che trovate in fondo alla Chiesa. Al loro interno potrete mettere liberamente la vostra offerta e compilare il piccolo modulo che servirà per farvi arrivare la fattura per l’offerta data. Le buste andranno consegnate domenica prossima e messe in una scatola in fondo alla Chiesa che noi sacerdoti consegneremo direttamente all’Istituto del sostentamento del clero di Viterbo che manderà tutto alla sede centrale.