Comunità Parrocchiale Tuscania

Celebrazione Battesimi
Anniversari Matrimonio
Orario SS. Messe
Contatta i sacerdoti

di Mauro Loreti
Il nuovo papa è il primo ad essere appartenente all’Ordine di Sant’Agostino.Il suo blasone è tagliato d’azzurro e di bianco avorio, nel campo azzurro un giglio d’argento, nell’altro campo un cuore di rosso con le fiamme e trafitto da una freccia dello stesso colore, su un libro chiuso. Il suo motto è IN ILLO UNO UNUM! nell’unico Cristo siamo una cosa sola, e riprende le parole di Sant’Agostino. L’azzurro richiama le altezze dei cieli ed il giglio di riferisce alla Beata Vergine Maria.La freccia ricorda le parole di Sant’Agostino: ”Sagittaveras Tu cor meum charitate tua”, avevi ferito il mio cuore con il tuo amore!
Il bianco avorio è simbolo di santità e purezza.
A Tuscania gli agostiniani giunsero fin dal 1270, furono presenti per tanti secoli e testimoniarono la loro vita religiosa con la preghiera nella chiesa di Sant’Agostino, con la vita in comune, con lo lo studio in convento e con l’apostolato nella città e nel suo territorio.
Nel primo altare a sinistra appena si entra nella chiesa , dedicata al santo d’Ippona, grande dottore della Chiesa, c’è un dipinto rinascimentale, che raffigura l’agostiniano San Nicola da Tolentino all’interno di una cornice architettonica, con un cartiglio con la frase
IN TRIBULATIONE EXAUDIAM EUM
nel pericolo lo salverò! E’ tratta dal salmo 91 ed è utilizzato dalla Chiesa Cattolica nella liturgia delle ore. Il santo tolentinate è raffigurato con il libro, il giglio ed il cuore rosso, lo stesso cuore che oggi caratterizza l’emblema del Santo Padre Leone XIV!
A Tuscania gli agostiniani testimoniarono la loro fede con la ricerca di Dio, con la preghiera, con l’amore fraterno e con la ricerca della verità.
Il popolo cristiano tuscanese li seguì profondamente nelle celebrazioni, nelle processioni, nell’aiuto spirituale , nella conduzione dei loro terreni , nello studio e nelle attività caritatevoli delle confraternite fino a quando, alla fine del 1700, le truppe francesi occupanti li obbligarono ad abbandonare Toscanella ed a recarsi nel convento di San Marco a Corneto Tarquinia.
Alcuni rappresentanti dell’Ordine furono anche deputati ecclesiastici all’interno del consiglio comunale di Toscanella ed aiutarono, con professionalità , gli amministratori comunali nell’adozione delle delibere comunali a favore del popolo tuscanese.

FONTI E BILBIOGRAFIA

DON ANTONIO POMPILI Lo stemma di Papa Leone XIV
ACAT Archivio capitolare di Tuscania
AVET Archivio vescovile di Tuscania
ASCOT Archivio storico del Comune di Tuscania