
Nell’anno scolastico 1971-1972 i vescovi dell’Alto Lazio lo nominarono Rettore del Seminario Regionale di S. Maria della Quercia. Rimase ancora qualche anno a Viterbo, fino a quando il vescovo Mons. Luigi Boccadoro lo destinò a Tuscania, come primo parroco della nuova chiesa del S. Cuore (aprile 1976), sorta in seguito al sisma che colpì la nostra Città il 6 febbraio 1971.
Nel 1984 Don Steno lasciò questa parrocchia per essere trasferito in quella della Cattedrale di S. Giacomo, dove svolse per un ventennio un’intesa attività pastorale. Tra le sue numerose altre attività ricordiamo quella di Vicario Episcopale per i Religiosi, membro del Consiglio Presbiteriale, Direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano, Assistente Diocesano per la Gioventù di Azione Cattolica, maschile e femminile.

Il 24 giugno 2000, gli amici vollero festeggiare attorno a lui il suo “Cinquantesimo di Sacerdozio”: “Il 26 giugno 1950 – disse il suo amico di studi Mons. Salvatore del Ciuco – in una giornata inondata di sole, il vescovo Adelchi Albanesi nella magnifica Basilica di S. Pietro, ti ordinava sacerdote di Cristo!…Lo so che tu avresti preferito passare il tuo Cinquantesimo di sacerdozio nel silenzio e nella preghiera, ma questi cinquanta anni non sono solo tuoi: sono le ore e i giorni di un prete. E il prete è di tutti. Tutti noi sentiamo, caro Don Steno, che il tuo sacerdozio ci appartiene…Un lungo fiume di ricordi assale il mio animo in questo momento. Personalmente non finirò mai di ringraziare Dio per aver intrecciato la mia vita con la tua. Dodici anni di studi prima nel seminario interdiocesano, poi in quello Regionale, alla Quercia. Ricordo ancora tuo padre Umberto, la mamma Clara, dei quali ho sperimentato il sorriso e la tenerezza, e al sacrificio dei quali devi se oggi tu sei prete. Come dimenticare la dolce Adonella, tua sorella, e i parenti tutti che ti sono stati sempre vicini con l’affetto e le premure, rendendo più facile il cammino del tuo sacerdozio? Ricordi gli anni meravigliosi trascorsi insieme come educatori nel Seminario di Viterbo? Forse gli anni più belli del tuo e del mio sacerdozio…”.

Al termine della celebrazione anche il Sindaco di Tuscania Antonio Peruzzi lesse una testimonianza di stima e di affetto nei confronti di Don Steno, che per tutta la comunità era stato un punto di riferimento per saggezza e ricchezza spirituale. Queste parole furono condivise da tutti i cittadini di Tuscania presenti alle esequie, che con un applauso fragoroso si associarono alle parole del primo cittadino.
Alla morte di Don Steno, tutte le parrocchie del centro storico sono state unificate in un’unica parrocchia, che il vescovo Mons. Chiarinelli ha affidato a Don Alessandro Panzeri.